Paura del Covid-19

Ormai da settimane si parla del nuovo Virus Covid-19: telegiornali, radio, Social Network, medici, biologi, qualsiasi esperto e anche persone che ignorano di cosa stanno parlando, eppure vogliono parlarne lo stesso.

Noi restiamo a guardare, seguiamo le notizie e ci lasciamo trascinare dalla corrente cercando qualcuno da ascoltare e che ci possa sembrare maggiormente affidabile. Tutto per poter comprendere meglio la pericolosità di qualcosa che, in realtà, nessuno conosce pienamente.
Dal punto di vista medico ci sono delle importanti Linee Guida che devono essere seguite, sia riguardanti l’igiene, che in merito ai contatti sociali. Queste norme consentono di difenderci e di proteggere quelli a cui vogliamo bene, da qualsiasi tipologia di Virus, ancor più dall’elevato rischio di contagio del Covid-19.

Ma dal punto di vista Psicologico come possiamo sopravvivere?
Molti professionisti continuano a ripetere di evitare il panico e le preoccupazioni eccessive, tuttavia molti servizi televisivi non fanno altro che accentuare la paura.
Nessuno, al momento, ha la verità in mano su questo Virus e, proprio questa incertezza, ci fa paura. Siamo una società attenta al controllo e viviamo nell’illusione di essere onnipotenti; per questo quando ci troviamo davanti alla realtà, che ci fa comprendere di non essere Tutto a questo mondo, la cosa ci spaventa oltre ogni modo.

Cosa possiamo fare per non cedere al panico?

Ecco alcune strategie e pensieri positivi da ricordare ogni giorno:

– La mattina evitiamo di prendere in mano il telefono per controllare le ultime notizie. Diamoci il tempo di svegliarci con serenità e, solo dopo la colazione, possiamo spendere qualche minuto a visualizzare alcune News;

– Non diamo spazio a Tg, programmi, approfondimenti per l’intera giornata. Limitiamoci ad aggiornarci per due o tre volte al giorno, selezionando attentamente le fonti;

– Impariamo a non guardare all’esterno, ma ad avere piena fiducia nelle nostre capacità. Più ci stressiamo e ci affanniamo, più le nostre forze si indeboliscono, la nostra mente si stanca e le difese immunitarie si abbassano.

– Non serve cadere nel panico, altrimenti non saremo più in grado di agire consapevolmente. Cerchiamo di non farci condizionare da amici e conoscenti spaventati, se siamo in grado diamo supporto emotivo, altrimenti ritiriamoci dai rapporti con persone che vogliono rovesciare su di noi i loro terrori.

– Non possiamo abbracciare o baciare, ma possiamo sorridere e parlare con affetto. È importante mantenere delle relazioni sociali che non incrementino la diffidenza o l’emarginazione. Anche se qualcuno sta male e psicologicamente è a terra, possiamo stargli vicino senza per forza trasgredire alle linee guida.

– Dedichiamo del tempo a noi stessi, alla nostra casa, ai nostri figli e a fare le mille cose che vorremmo fare nei momenti di pace, che però non arrivano mai. Siamo forzati a limitarci, proviamo a vedere queste restrizioni come una potenzialità. “Fare di necessità virtù” come diceva San Girolamo.

Se non vi sentite in grado di mettere in atto queste Strategie e vi sentite Sopraffatti dalla Paura, vi consiglio di richiedere un Colloquio a distanza con me per poter stabilire insieme delle strategie utili a rafforzare le vostre Difese e Risorse.

– colloqui Skype

– colloqui FaceTime

– colloqui videochiamata Whatsapp

– breve supporto telefonico

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autostima

Una canzona di Lucio Battisti esprimeva la complessità dell’amore… “Amarsi un po’ è come bere, più facile è respirare”. A me piace pensare che questa canzone esprima l’idea di un amore difficile, in particolare verso se stessi.

In fondo, se ci pensiamo, quanto tempo passiamo a capire come dimostrare i nostri sentimenti a chi amiamo? Cerchiamo le parole e il modo migliore per dire le cose; ci rendiamo disponibili, ci sacrifichiamo e facciamo in modo che l’altro si senta soddisfatto e protetto (marito, figli, amici, fidanzato, genitori…).
È giusto avere cura di chi ci circonda, ma spesso ci aspettiamo che questo Amore reciproco permetta di farci sentire bene sempre, ma cosa succede se veniamo feriti? Dovremmo forse sentirci di avere meno valore?

Spesso, quando veniamo lasciati o quando litighiamo con qualcuno a cui teniamo particolarmente, ci sentiamo come se fossimo dei sacchetti svuotati. Il nostro equilibrio, il nostro benessere e la stima che abbiamo di noi stessi sembrano svaniti. Forse perché avevamo riposto tutto nelle mani dell’altro e non avevamo continuato a coltivare la nostra Autostima.
Tutti pensiamo che avere fiducia in se stessi e volersi bene siano dei concetti importantissimi, eppure tralasciamo questa Cura per noi, dedicandoci completamente agli altri. Come se, più forte ameremo, più grande sarà la nostra ricompensa; ecco che quindi, ci capita di sentirci delusi e traditi.
Invece è fondamentale imparare ad accrescere la propria Autostima, senza mai trascurarla se ferita o indebolita.

Se abbiamo più fiducia in noi stessi, possiamo:
– accogliere più serenamente le diversità dell’altro e, quindi, avere meno conflitti;
– riuscire con più facilità nelle sfide della vita ed accettare con più equilibrio i fallimenti;
– stare in una relazione preservando i nostri spazi, interessi e la nostra autonomia, creando dei momenti positivi nel ritrovarsi;
– sentirci soddisfatti senza dover dipendere dall’emozione di qualcun altro;
– possedere una stabilità che può servire nei momenti di difficoltà e che può aiutare chi sta attorno a noi.

Insomma, avere Autostima e lavorare continuamente su di essa, non deve essere un atto di presunzione, ma uno strumento per raggiungere il Benessere.
L’egoismo non c’entra con l’Autostima. La Fiducia in se stessi, anzi, consente di determinare un rapporto di Coppia più forte e stabile, un’Intimità più soddisfacente e un ambiente più sereno in casa.

Vuoi migliorare la tua Autostima e riprendere in mano il tuo Equilibrio? Puoi contattare la Dott.ssa Martina Pillon.

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educazione sessuale

Avete mai visto la serie di Netflix intitolata Sex Education? Hanno da poco iniziato la Seconda Stagione, approfondendo i temi dell’intimità individuale e di coppia, vissuti dagli adolescenti che frequentano le scuole superiori.
Di sicuro non rispetta a pieno la realtà di tutti i giorni e spesso tratta situazioni imbarazzanti in maniera diretta e semplice, così da non far gradire il genere a molti genitori.

Ma cosa è importante vedere in Tv o in internet?
La realtà è che l’accesso ai contenuti riguardanti la sessualità è sempre più facile e sempre meno vincolato da un controllo. Dentro le mura di casa, si teme di parlare di Sesso, sia prima che dopo l’arrivo dell’adolescenza. In questo modo, si delega la riuscita di una sana Sessualità alle informazioni che i ragazzi possono acquisire a scuola, tra gli amici e attraverso i Social Media.

Le notizie, le esperienze, i video e le testimonianze a cui vanno incontro i ragazzi sono delle più disparate e puntano, in particolare, ad una sessualità surreale, che non permette sbagli o debolezze e che non dà spazio ai sentimenti.
Non è sufficiente assicurarsi delle buone abitudini in tema di precauzioni, limitandosi ad insegnare le norme per non incorrere in malattie trasmissibili o in una gravidanza precoce. Sarebbe fondamentale imparare a fare Educazione Affettiva, permettendo ai più giovani di comprendere le emozioni positive e negative ricollegate al Sesso.

Le insicurezze, la paura, l’amore, la gioia, l’autostima, il piacere… molti aspetti del nostro mondo psichico sono correlati con l’intimità ed è giusto che ragazzi ed adulti possano sentirsi liberi di parlarne all’interno di una comunicazione che genera una reciproca fiducia.

Come si fa Educazione Sessuale?

  • Non è mai troppo presto: ai primi segnali, fossero anche delle frasi senza senso, è giusto comprendere cosa ha appreso il bambino e di cosa stanno parlando a scuola e con i compagni.
  •  Non elencare: è sbagliato limitarsi ad una comunicazione fatta di norme per non incorrere in situazioni spiacevoli; bisogna avvicinarsi alle emozioni, ridando dignità ai sentimenti ricollegati alla sessualità.
  •  Sfatare i miti: con una buona comunicazione è più facile capire le incertezze e le credenze che i giovani si sono costruiti guardando contenuti Porno oppure cercando informazioni sul Web.
  •  Palare di Piacere: questo aspetto non è facile, ma sarebbe importante far comprendere che è giusto godersi la sessualità; incentivando la conoscenza del proprio corpo e allontanando l’idea che, se non si prova piacere, è un incapacità permanente.

L’Educazione Sessuale non è un aspetto semplice della vita famigliare ed è ancora più difficile da affrontare all’interno delle mura scolastiche, ma è un ambito trascurato ormai da troppo tempo.

Le lezioni di Educazione Sessuale fatte dai consultori non rappresentano più la realtà dei nostri giorni, perché sono fermi ai programmi definiti negli anni ’90. Ciò di cui i ragazzi ed i bambini di oggi hanno bisogno è di una corretta Educazione Affettiva, che li segua secondo età e che gli insegni il rispetto di Sé e dell’Altro.

Sex Education è una Serie che affronta proprio le fragilità che vengono vissute dagli studenti. Talvolta presenta sofferenza, angosce e atti di cattiveria e bullismo nei confronti del prossimo, ma cerca di trovare sempre una soluzione positiva a questi vissuti e non lascia mai irrisolto un aspetto difficile della vita sessuale dei ragazzi. Insomma, delle puntate ricche di spunti, che possono essere guardate insieme, per abbattere i tabù e lasciare maggior spazio alla comunicazione sulla Sfera Sessuale.

Se poi si dovessero presentare difficoltà, comportamenti a rischio o insicurezze prevalenti, è possibile contattare lo Studio Pillon per ottenere un supporto nell’Educazione Sessuale ed Affettiva o semplicemente per ottenere qualche suggerimento e linee guida.

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stress percorso 9 passi

Simona è una donna sicura e solare. E’ arrivata nel mio Studio durante un periodo particolare della sua vita: il lavoro si era intensificato, a casa c’erano alcune difficoltà nella gestione della routine famigliare e il tempo per se stessa era sempre contato.
In passato c’erano stati momenti più difficili di quello, ma Simona era sempre riuscita a superarli con coraggio e determinazione; per questo non capiva il motivo per il quale non era in grado di gestire ugualmente anche quei mesi di stress.
Inizialmente aveva deciso semplicemente di lasciar scorrere il tempo, in attesa che le tornassero le forze necessarie per gestire la situazione; tuttavia i giorni passavano e gli impegni si susseguivano senza darle lo spazio per riprendersi dalle fatiche.
Quando anche i compiti quotidiani sembravano diventare insormontabili, la stanchezza aveva preso il sopravvento e le relazioni con gli altri membri della famiglia erano sempre più difficili, Simona prese la decisione di fare qualcosa per se stessa, che si sarebbe riflessa su tutta la sua vita.
E’ arrivata in Studio indebolita dal periodo, provava ansia ed era spesso arrabbiata o di mal umore. Dopo un primo colloquio preliminare in cui mi ha potuto descrivere cosa provava e quali erano le sue aspettative, abbiamo valutato insieme di iniziare l’innovativo Percorso 9 Passi.

9 passi per rinascere

Nei primi 3 incontri abbiamo riassunto la sua storia, le sue fatiche e i cambiamenti di Simona nel tempo. Questo ha permesso di comprendere meglio cosa aveva abbandonato e ciò che aveva costruito. Simona appariva già più serena, poiché iniziava a regalarsi un tempo e uno spazio per comprendersi meglio.

Nei 3 colloqui successivi abbiamo affrontato il suo presente, ossia ciò che stava vivendo. Dopo aver guardato indietro al passato, è stato più facile analizzare lo stato attuale delle cose e Simona ha potuto liberarsi dei fardelli e dello stress che la opprimeva, imparando anche alcune tecniche per il rilassamento ed il recupero delle energie.

Negli ultimi 3 appuntamenti abbiamo sbirciato nei suoi pensieri per il futuro, guardando alle sue aspettative, agli obiettivi, alle paure, per comprendere la direzione da percorrere. In questo modo è stato possibile far crescere una nuova sicurezza e motivazione in Simona.

Un Passo dopo l’altro è stato possibile raggiungere un nuovo Stato di Consapevolezza, Rilassamento e Fiducia per sbloccare una situazione che ormai era diventata difficile. 9 Passi per recuperare l’equilibrio necessario per vivere meglio i rapporti. 9 momenti per sè, che hanno garantito una Rinascita ad una vita piena e soddisfacente.

Grazie, Simona, per aver permesso di raccontare la tua Storia così com’è, senza camuffamenti e di aver avuto il coraggio di ammettere che potevi farcela a stare meglio.

Ti sei rivisto nella storia di Simona? Contattami per avere maggiori informazioni

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come scegliere la scuola giusta

Sia per la scelta delle Scuole Superiori, sia per la decisione del giusto indirizzo di Laurea, i dubbi che attanagliano gli studenti sono molti; di riflesso anche la famiglia si preoccupa e si affanna per aiutare i ragazzi a decidere un percorso adeguato. Tutti sono coinvolti in una danza di aspettative, speranze, desideri e tensioni, che spesso non sono di supporto, ma determinano scelte affrettate e approssimative.
Allora, come è possibile evitare di compiere una scelta sbagliata?
Ecco alcuni consigli per studenti e genitori.

Per gli Studenti delle Scuole Medie è complesso pensare ad un scuola adatta, quando ancora non si è ben capito “chi siamo e cosa vorremmo fare in futuro”. Tutti domandano già del lavoro desiderato e, forse, i ragazzi ne hanno già una vaga idea, ma non riescono a capire il percorso migliore per arrivare a quell’obiettivo. Inoltre, sicuramente la scuola fin ora non li ha entusiasmati e molti dei Professori incontrati sembrano non aver voglia di avvicinarsi per comprenderli.
CONSIGLIO: metti nero su bianco ciò che per te è fondamentale che ci sia nella nuova scuola (amicizie, materie, la vicinanza/distanza a casa, altri servizi o corsi); poi rileggila e discutine con una persona di cui hai piena fiducia. Non lasciarti trasportare troppo da ciò che dicono i tuoi compagni di classe, è una scelta importante ed è meraviglioso che sia Proprio Tu a decidere qualcosa di adatto per te stesso.

come scegliere la scuola giusta

Per i Genitori non è semplice accompagnare un ragazzo nell’orientamento scolastico. E’ fondamentale ricordarsi che non è una scelta di vita, ma un Percorso possibile che porterà a crescere, inciampando e imparando. Una Scuola Superiore non vincola ad un’unica Università o ad una sola carriera ed anche se può essere di aiuto fare un cammino coerente, non è per forza indispensabile. Inoltre, è importante tenere le orecchie aperte, per ascoltare i desideri dei figli, in modo da non cadere nell’errore di spingerli in decisioni che rispettino le aspettative degli adulti e che, forse, porterebbero il ragazzo a “mollare”.
CONSIGLIO: ascolta le parole, i gesti e le paure di tuo figlio. Non partire dell’idea che già lo conosci bene, questo è un momento di cambiamento per lui e, se non resti allerta, potresti perderti il suo bisogno di supporto, di incoraggiamento oppure di conforto. Lascialo libero di confrontarsi anche al di fuori della famiglia e cerca di rispetta anche i suoi silenzi e i suoi tempi, senza incalzarlo troppo.

come scegliere la scuola giusta

Per gli Studenti delle Superiori sembra quasi impossibile essere arrivati a dover scegliere l’Università. Lo Stato d’Animo di un ragazzo, spesso, è un misto di euforia, insicurezza e tensione. Si ricevono molte informazioni dai Professori, dalle giornate di Orientamento, dai conoscenti e dal Web, ma non sono mai sufficienti; sembra mancare un pezzo fondamentale del puzzle, ossia “cosa mi aspetta? Sarò in grado di affrontarlo?”. Inoltre, talvolta, la realtà non ci viene in aiuto e ci dimostra che il mondo universitario non è proprio come ce lo si aspettava: professori distratti dai molti studenti, corsi caotici, esami poco interessanti…
Quello che può salvare, durante questi anni, è stabilire un obiettivo e vedere il percorso in positivo.
CONSIGLIO: Fai una lista dei Corsi di Laurea che ti interessano, sicuramente ci saranno quelli scelti “con il cuore” e quelli “dettati dalla mente”. Lascia un attimo da parte le statistiche e i suggerimenti sul mondo del lavoro. Se scegli qualcosa che non ti appassiona non riuscirai a finire l’Università oppure la finirai, ma non ti sentirai di apprezzare il tuo ambito lavorativo. Prova a immaginarti fra qualche anno… “Dove ti vedi?” “Che percorso sarebbe più adatto per arrivarci?”

come scegliere la scuola giusta

Insomma, a qualsiasi età, la scelta della Scuola è un’esperienza che forma l’identità ed il futuro. Senza la giusta motivazione e un’equilibrata consapevolezza, si rischia di arrendersi alla stanchezza oppure di perdersi nel sentiero sbagliato.

La Dott.ssa Pillon supporta gli Studenti ed i Genitori nel Periodo dell’Orientamento Scolastico, per agevolare una scelta adatta alla personalità, alle capacità e alle attitudini di ogni ragazzo.
Se oltre a questi consigli, vorreste parlare individualmente con un Orientatore Scolastico, oppure conoscete qualcuno che ne avrebbe bisogno, non esitate a fare questo piccolo passo, per ritrovarvi più sicuri e per iniziare il nuovo cammino con il piede giusto.

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sessualità di coppia Oderzo

Talvolta capita che si presentino in Studio Pillon delle Coppie che stanno vivendo un momento difficile all’interno della loro sfera sessuale. Lamentano una diminuzione del desiderio, scarsa eccitazione, poca tenuta nella prestazione dell’uomo o fragile ricerca di momenti di intimità da parte della donna.

Riconoscere di vivere un disagio, non sottovalutando l’importanza del Sesso nella relazione, è già un importante passo. Solitamente, infatti, si è abituati a lasciare questo aspetto in secondo piano, come se valesse meno di altri momenti vissuti insieme. Ma se la scelta di escludere la sessualità dalla propria vita non è condivisa tra i partner o rappresenta la volontà di sacrificare qualcosa di poco necessario, questa decisione può portare ad incrementare vere e proprie Crisi di coppia o situazioni di disagio, che a lungo termine potrebbero condurre l’uomo e la donna a sentirsi quasi estranei sotto le lenzuola.

Se il motivo per cui il desiderio si è spento è che non c’è quasi mai stata una sessualità soddisfacente per uno o entrambi i partner, la soluzione potrebbe essere la comunicazione. Tacere e accumulare scuse per cui è evidente che manchi il tempo di ritrovarsi intimamente, non causerà che un ulteriore allontanamento; invece, è importante scegliere di raccontare un po’ per volta, senza rabbia o nervosismi, quello che ci piacerebbe fare o ricevere a letto.

Se il motivo per cui vi è una scarsa eccitazione riguarda il fatto che c’è stato nel tempo un cambiamento rispetto a ciò che ci attrae oppure rispecchia una recente situazione per cui uno o entrambi i partner si sono “lasciati andare” ed appaiano trasandati; la soluzione è quella di parlarsi, senza giudicarsi e con accoglienza, poiché è necessaria una comunicazione chiara ed aperta. Le critiche, le difficoltà, le tensioni si possono spegnere ascoltandosi.

Se il motivo per cui non si ricerca la sessualità è un’insicurezza di base, dovuta al fatto che ci siano state scarse performance dell’uomo o della donna in passato e che questo abbia causato una ferita nella propria autostima, è opportuno chiedere aiuto e non chiudersi nell’idea che non si è abbastanza capaci. Parlando con il proprio partner si potrebbe venire a conoscenza di aspetti positivi da valorizzare e che possono, con il tempo, far rifiorire una maggior sicurezza anche in altri aspetti della sfera intima.

Questi sono solo alcuni esempi di problematiche comuni che vengono tralasciate per troppo tempo. In ognuna di queste la chiave è la Comunicazione e il mantenimento della sessualità come un argomento degno di essere affrontato spesso e in modo sereno.
Se, tuttavia, parlarsi sembra complesso e la comunicazione risulta arrugginita, allora è sufficiente richiedere un intervento di Consulenza Sessuale per ristabilire un’adeguata intimità e portare la Coppia ad un maggior livello di complicità.

La Dott.ssa Pillon, oltre ad essere una Psicologa, si occupa di Sessualità grazie al completamento di un Master Universitario Biennale sulla Consulenza Sessuale e l’Educazione Affettiva.

Per maggiori informazioni:
martina@studiopillon.eu
346 222 3943

9 passi per rinascere

Da Novembre è ufficialmente partita una nuova proposta fra i percorsi dello Studio Pillon.
Un programma da me ideato che si basa sulle osservazioni fatte fino ad ora e che non comprende teorie scientifiche o analisi dei dati, ma semplicemente nasce come sostegno alle difficoltà che molti pazienti hanno portato, sedendosi sulla sedia davanti alla mia.

Spesso si è abituati a vedere lo psicologo come un professionista che si occupa di casi difficili, complessi, traumatici. Sicuramente è vero, ma la maggior parte delle volte non sono questi gli aspetti che ci troviamo ad affrontare. È molto più comune, invece, che si presentino da noi persone che hanno bisogno di appoggio in un particolare momento della vita e che prendono il coraggio per richiedere un colloquio.

9 passi per rinascere ha lo scopo di fornire uno strumento per iniziare ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni.

Chi entra nel mio Studio spesso si ritrova in un momento di forte stress; è in una situazione lavorativa complessa; non tollera la vita di coppia; ha dei disagi all’interno della sfera sessuale; si definisce insoddisfatto e solo. Tutti questi problemi che appaiono insormontabili, sono in realtà frutto di un circolo vizioso di negatività che rende prigionieri e risucchia le forze.

Ti propongo il percorso 9 passi per rinascere:
– 3 colloqui per raccontarmi chi eri
– 3 colloqui per dirmi chi sei
– 3 colloqui per spiegarmi cosa vorresti

9 Steps che comprendono un colloquio a settimana di 60 minuti con me.
9 settimane per comprendere meglio cosa ti fa restare nella tua insoddisfazione e cose è giusto cambiare.
9 volte nel mio Studio per prendere consapevolezza e ricominciare ad essere felice.

Per maggiori informazioni contattami

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Capita a tutti di arrivare ad un determinato momento della propria vita in cui ci si sente persi. All’istante in cui non è più chiaro dove si stia andando e come sia stato possibile arrivare fino a quel punto in cui poche cose ci rendono contenti e, per la maggior parte delle volte, ci sentiamo insoddisfatti.

È capitato o ti senti attualmente insoddisfatto della tua vita? Respira!
È un momento che può essere passeggero e, se lo vuoi, puoi cambiare le cose.

insoddisfazione cambiare vita

Invece di sentirsi in gabbia e di essere malinconici nella routine di tutti i giorni, è possibile modificare gli aspetti che non ci rendono più felici.

In molti provano disagio all’interno della propria relazione di coppia, altri si sentono un fallimento a lavoro, altri ancora non hanno una buona autostima ed ogni giorno si alzano detestando l’immagine riflessa nello specchio … come si può convivere con queste difficoltà? Semplice, non si deve! Quello che sarebbe giusto fare è provare a modificarsi nel modo di vivere e vedere le cose.
Noi possiamo fare la differenza solo se non incorriamo sempre negli stessi errori, se aiutiamo noi stessi a trovare la felicità ed ad abbandonare le vecchie abitudini.

Allora, dovresti ribellarti al torpore e sapere che puoi fare di meglio per te stesso:
– non avere paura di farti delle domande (Cosa avresti voluto per te? Come mai le cose non sono andate come pensavi? Cosa vorresti cambiare? Ti senti bene con te stesso? Perché non ti senti soddisfatto?) ;
– cerca di rispettare i tuoi tempi e di non ostinarti a fare cose che non ti senti di fare;
– modifica lo stile negativo che ti accompagna e cerca di capire cosa c’è di buono nella tua vita che puoi valorizzare.

Questi sono solo alcuni consigli per farti comprendere come l’insoddisfazione non sia una situazione vissuta solo da te, ma da tutte le persone che attraversano un particolare momento della loro vita.  Ciò che cambia è quanto ciascuno è disposto a sopportare e il tempo che decide di “sprecare” insoddisfatto e privo di energie, quando invece ha le risorse per spingersi a migliorare se stesso e, di conseguenza, il mondo che lo circonda.

Pensi sia troppo difficile? Vuoi un piccolo aiuto per prendere la strada giusta?

C’è un percorso innovativo da me ideato che si struttura in 9 passi da fare insieme. Esattamente 9 colloqui che hanno l’obiettivo di renderti più soddisfatto della tua vita:

  • 3 colloqui per raccontarmi chi eri
  • 3 colloqui per dirmi chi sei
  • 3 colloqui per spiegarmi cosa vorresti

Insomma 9 Steps per cominciare a rinascere!

Per info contattami cliccando qui oppure telefonando al 346 222 3943 o scrivendo una mail a martina@studiopillon.eu

L'autostima e il rientro a scuola

Il rientro a scuola è difficile quanto quello a lavoro, se non anche di più. Come aiutare i propri figli a rientrare nella routine quotidiana?

In questi giorni i più piccoli stanno rientrando a scuola dopo intense giornate passate a giocare, rincorrersi, vivere nuove avventure e, più semplicemente, oziare.
Il ritorno sui banchi è difficile quanto il rientro a lavoro, se non anche di più. I bambini sono spesso ricchi di entusiasmo, ma anche di piccole ansie e paure, a volte inespresse. Iniziare un nuovo anno scolastico, magari in una nuova scuola, comporta: aspettative che spesso verranno tradite; rapporti difficili con alcuni compagni; stress da prestazione; momenti di “poca voglia”.
Un bambino o un ragazzo, devono trovare nella scuola il desiderio di formarsi, la forza di essere se stessi, la bellezza delle regole e il coraggio di credere in se stessi; solo che spesso tutto questo non accade per diversi fattori:

  • la vita extra-scolastica affatica;
  • gli insegnanti non sono riusciti a comprendere la chiave;
  • alcuni rapporti con i pari o con persone adulte risultano difficili;
  • l’autostima è scarsa.

    Anche solo uno di questi fattori può minare il desiderio di imparare cose nuove e spesso andare a scuola diventa un obbligo.
    Non esistono bambini a cui passa la voglia di conoscere o di confrontarsi con gli altri; se è presente una sofferenza nell’andare a scuola ogni giorno, ciò significa che non stiamo leggendo degli importanti segnali, poiché anche i più piccoli possono esprimere un disagio in svariati modi.
    Come genitori ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutare i propri figli a rientrare nella routine quotidiana nei migliori dei modi:
  • rientrare dalle vacanze dando il tempo al nostro bambino di ripassare e preparare il suo materiale in modo personale e con cura;
  • spingerlo a riprendere i contatti con qualche compagno più stretto, magari organizzando una merenda o, se più grande, lasciarlo uscire per un cinema;
  • non sminuire il suo stress o lo scarso desiderio di lasciare il tempo delle vacanze, ma definire alcuni weekend dedicati a lui;
  • sfogliare insieme i libri nuovi, per dare un’occhiata ai prossimi argomenti;
  • i primi giorni di scuola sarebbe utile ascoltare le novità che ha da raccontare, ridendo insieme di piccole disavventure;
  • creare dei momenti speciali che facciano crescere la sua autostima nel momento in cui prende un buon voto, ci racconta una buona azione fatta dentro o fuori la scuola, ci spiega una cosa appena imparata, ci mostra un suo elaborato.

Potrebbe accadere che, nonostante gli sforzi e l’atteggiamento positivo, il bambino non si senta adeguato al nuovo ambiente, alla nuova classe o ad una particolare materia.
Molti genitori hanno fatto la scelta di venire da me, per chiedere qualche consiglio e insieme siamo riusciti in poco tempo a migliorare la situazione con dei Percorsi sull’Autostima e sul Metodo di Studio.

Il risultato?
I bambini/ragazzi si ritrovano ad essere più sereni, a lavorare con programmazione ed autonomia, fieri di se stessi e molto più sicuri; per questi piccoli è stato possibile potenziare le capacità e le risorse che avevano nascoste dentro di loro, risolvendo così il disagio che li allontanava da scuola.

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Stress da rientro

Ansia e Stress da ripresa? No problem.

Alcuni di noi sono già rientrati a lavoro, mentre altri ricominceranno domani; in ogni caso, Settembre definirà una fine (il termine dell’estate, delle vacanze, delle giornate lunghe e del relax) ed un nuovo inizio per tutti. Per tali motivi, potremmo ritrovarci a sentirci sotto pressione, in ansia per il rientro e imprigionati in una situazione che non vorremmo vivere.
Una volta ricominciata la routine potremmo ritrovarci a ripartire commettendo questi errori:

  • procrastinare gli impegni più difficili, ritrovandoci poi a pensarci continuamente e a spendere le energie per capire come evitarli o inserirli nel migliore dei modi all’interno della settimana;
  • provare stress anche a casa, dimenticandoci di chiudere fuori dalla porta le difficoltà lavorative e che, comunque, non possono essere risolte la sera in famiglia;
  • stare in ansia per i compiti più difficili e che ci sembrano insormontabili, senza avere fiducia delle nostre capacità e minando le nostre relazioni.

Cosa potremmo fare quindi per evitare che l’ansia e lo stress prendano il sopravvento?
Ecco alcuni consigli:

  • programmare per tempo l’agenda, tenendo conto delle tempistiche e delle nostre risorse;
  • stabilire del tempo per noi stessi, per il nostro relax e per la nostra famiglia;
  • imparare a comprendere le nostre emozioni e i segnali di affaticamento del nostro corpo, per prevenire l’apice dell’ansia ed eventuali attacchi di panico.

Un ultimo fondamentale consiglio è quello di avvalersi di brevi Percorsi Anti-Stress, che si tengono presso il mio Studio di Oderzo e che comprendono sessioni individuali o di gruppo, in base alla necessità. In un ambiente accogliente potrete godere di un “personale momento di libertà”, adatto a tutte le età e che prevede:

  • un test per la valutazione dei livelli di stress,
  • colloqui individuali per definire la localizzazione delle tensioni,
  • l’insegnamento di strategie da applicare nella vita di tutti i giorni.

Che ne pensate? Affrettatevi per fissare degli appuntamenti. Prevenire vi darà modo di vivere meglio.

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