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Quest’anno la Scuola ha lasciato i genitori, quasi completamente in balia di se stessi e del proprio buon senso.

Computer alla mano, Mamme e Papà si sono ritrovati ad insegnare ai figli argomenti nuovi per ogni materia, a spiegare l’utilizzo dei mezzi di supporto (pc, telefoni, tablet), a sperare in una copisteria o in un negozio di cartucce aperto, a rincorrere i bambini per fare in modo che non ritardassero nel consegnare i compiti.
Un lavoro a tempo pieno che, invece, doveva essere gestito insieme a tanti altri doveri e questo ha portato a lasciar perdere qualcosa. Qualche schedina non fatta, qualche testo non letto, qualche argomento visto un po’ frettolosamente.

Cari genitori, se ancora vi sentite in colpa, io vi dico che avete fatto un Buon Lavoro. Il sistema scolastico non era preparato, i nostri figli non erano pronti a rinunciare alla relazione educativa, mamma e papà non potevano prendere in carico ogni cosa: smart working, faccende domestiche, stress da isolamento, paura per il momento difficile, attività di svago in casa…

Adesso arriva l’estate, per adulti e bambini è tempo di prendere una pausa da tutto questo. Il Covid-19 ancora un po’ spaventa, ma in questi mesi sono già stati troppi i danni.

I GENITORI: hanno bisogno di recuperare le forze e le risorse, ristabilendo l’importanza di prendersi cura di se stessi fra le priorità. Mamme e papà devono poter concedersi qualche attimo di relax o di divertimento, anche individualmente ed in autonomia. La Coppia deve riconnettersi oppure, se già ha trovato una nuova dimensione, deve cercare di mantenere la serenità conquistata. L’importante è non perdere la pazienza e non ripartire con l’affanno, ma dobbiamo imparare a darci il giusto tempo perché ogni cosa riprenda.

I BAMBINI: hanno bisogno di rapporti, specialmente con i coetanei. E’ evidente la necessità di sperimentarsi insieme agli altri, in nuove e vecchie amicizie che danno modo di crescere, imparare, svagarsi, confrontarsi. I bambini di qualsiasi età, dopo mesi in famiglia, richiedono l’attenzione di tutti, cercano sguardi di persone conosciute o sconosciute per poter leggerci dentro i pensieri e le emozioni. Mai come ora, i più piccoli sono una responsabilità di tutti.

Quest’estate dovrà racchiudere mesi in cui il gioco si alternerà con i “rassicuranti” libri di compiti per le vacanze. Non più Pc e stampanti, ma pagine che permetteranno ai vostri figli di ripassare i concetti prima dell’inizio del nuovo anno.  A settembre le maestre faranno un ripasso veloce, ma non avranno il tempo per poter rispiegare tutto ciò che non è stato compreso in questi mesi. Date modo ai vostri figli di avere un programma calibrato e che gli consenta di apprendere i concetti in modo chiaro e veloce per poter ricominciare l’anno scolastico al meglio e senza l’ansia di restare indietro.

Molti sono i servizi per i bambini che quest’estate consentono di riprendere lo svago e il gioco. Lo Studio Psicologia Pillon ha ideato un luogo dove, a piccoli gruppi di max. 6 bambini, ci potrà essere un supporto nei compiti e nella spiegazione dei temi affrontati.

– Partenza Lunedì 15 Giugno 2020
– Scuole Elementari e Medie
– Personale selezionato e qualificato
– Una lezione a settimana di 4 ore fino alla fine dell’estate
– Affiancamento nei compiti
– Apprendimento del metodo di Studio e Memorizzazione
– Ripasso generale prima del rientro a Scuola
– Programmi personalizzati

Per ulteriori informazioni sui Costi e gli Orari è possibile contattare la Dott.ssa Martina Pillon al 3462223943 (telefono o WhatsApp).

covid 19 e bambini

In questo periodo, molti professionisti dell’educazione e formazione si sono mobilitati per poter entrare nelle case delle famiglie attraverso il Web, in modo da fornire un servizio adeguato ed un supporto con i compiti scolastici o con le attività per il tempo libero.
Anche la Dott.ssa Pillon continua a fornire Consulenze per l’Individuo, la Coppia e la Famiglia, tramite Skype, Whatsapp o telefono. Tutto per restare in contatto con i pazienti che già avevano iniziato un buon percorso e per chiunque, in un momento di emergenza, abbia necessità di parlare con qualcuno e di avere un sostegno adeguato da uno Psicologo Online.

In questi giorni le nuove domande che ho ricevuto riguardano richieste di supporto per:
– gestione dell’Ansia e dello Stress,
– rimedi contro l’Insonnia persistente,
– modalità di rilassamento relative a stati di Agitazione continua,
– moderazione degli attacchi di Rabbia ingiustificata,
– comprensione della Tristezza e della malinconia,
– risoluzione dei Conflitti di Coppia e famigliari,
– definizione dell’Emotività dei bambini,
– strategie per comunicare i Sentimenti e impiegare il Tempo con i piccoli.

Il trend si manifesta con una volontà da parte degli adulti di accantonare momentaneamente il proprio Benessere, in favore del supporto ai bambini. Per molti genitori risulta difficile mantenere la giusta serenità occupandosi contemporaneamente delle faccende domestiche, dello smart working, del sostegno pratico a parenti anziani e della condivisione di un tempo di gioco adeguato con i bambini. Una problematica comune che mi viene riportata riguarda il fatto che i bambini sembrano ingestibili e di cattivo umore, in particolare richiedono molta attenzione e questo spesso diventa frustrante per i genitori che devono destreggiarsi anche con altre faccende.

In questo articolo vorrei darvi alcuni spunti di riflessione sul vostro modo di vivere il tempo in famiglia e riportare alcuni consigli pratici per programmare diversamente questo periodo, così che non sia soltanto un momento da passare, ma un tempo per costruire qualcosa di nuovo e più bello.

Per prima cosa, durante una Consulenza alla Famiglia, pongo alcune domande, in modo da personalizzare il più possibile l’intervento. Ve ne riporto qualcuna:

  • “Vostro figlio richiede molte più attenzioni ora oppure anche prima non era molto abituato a giocare e a passare un po’ di tempo in autonomia?”
  •  “Provate a riflettere su quanto siete in Ansia in questi giorni e come lo esprimete?”
  •  “Le vostre giornate da che motivazione sono guidate?”
  •  “Qual è, al momento, la vostra routine quotidiana?”
  •  “Come risolvete i Conflitti e chi coinvolgono?”

Queste domande mi aiutano a comprendere i comportamenti famigliari per dare alcuni suggerimenti in grado di modificare la gestione del tempo, le emozioni negative, la comunicazione errata e gli schemi relazionali rigidi.

Alcuni esempi pratici:

  • “Non riesco ad occuparmi delle faccende perché mio figlio non resta più di 5 minuti impegnato in un’attività da solo”. Potrebbe essere una soluzione quella di vivere il momento dei lavori domestici assieme. Non è necessario correre con Ansia per poter rimettere in ordine la casa in tempi record, possiamo avere un atteggiamento più disteso e coinvolgere i bambini chiedendo loro di lavare alcuni strofinacci in una bacinella; dandogli un panno per spolverare; domandandogli di aiutarci a stendere la biancheria. Ricordiamoci, comunque, che la noia va vissuta anche dai bambini, poiché insegna a stare da soli e ad essere creativi; non sentiamoci dei cattivi genitori solo perché non dedichiamo 30 minuti di attenzione a nostro figlio.
  •  “Mio figlio di 12 anni non si stacca dai videogames, sembra alienato e apatico.” Avete parlato con lui su come si sente in questo periodo? Potrebbe essere un atteggiamento conseguente al fatto che si annoia, che gli manca la parte sociale delle amicizie e che sia frustrato; se la vostra famiglia segue una routine sarà più facile dare il buon esempio e limitare il tempo dedicato alla tecnologia, in favore di compiti scolastici, giochi da tavolo, lavori manuali e creativi con attrezzi, lettura e faccende domestiche, come la pulizia e la sistemazione della propria camera in diverse giornate.
  •  “Mio marito non mi sta aiutando e, ora che siamo tutti in casa, ci ritroviamo a litigare quasi ogni giorno”. Per prima cosa c’è da chiedersi se il partner/la partner vi aiutava prima di questo periodo oppure se era già latitante per quanto riguarda il contributo per i lavori di casa o l’educazione dei bambini. Inoltre, è importante comprendere quanto noi ci sovraccarichiamo di compiti per non delegare agli altri e quanto invece sono gli altri a non rendersi disponibili; infatti, talvolta capita che ci arrabbiamo con chi abbiamo accanto senza dargli la possibilità di entrare nel nostro modo di pensare e di agire. Potrebbe essere utile imparare a chiedere aiuto e lasciare che ognuno si occupi di un compito, nel modo in cui è in grado di farlo.

Spero che questi consigli possano fungere da spinta per costruire o riparare, in modo che il tempo del COVID-19 possa essere un momento di crescita, comprensione e consapevolezza. Le mie 3 C preferite.

Dott.ssa Martina Pillon

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